lunedì 9 novembre 2009

WEEK END NOVARESE


Dopo un arrivo travagliato a Milano, il primo check point era in stazione centrale con Manu.

Sotto una pioggia battente ed un gps che faceva le bizze alle ore 19:00 circa è iniziato il week end.

Iniziamo ringraziando Andrea per la sua ospitalità che ha trasformato in un “refugium peccatorum”casa sua.

Mattia per “...tu prendi un'altra pizza che tanto non avanza...”, Sebastiano per averlo tenuto sveglio tutta la notte con le nostre “ciacole” e Elisa per la sopportazione.

L'avventura è iniziata caricando 6 persone sulla Leon per cercare un posto dove “rifocillarci”.

Dopo una mangiata degna di un plotone, ci siamo rintanati in casa.

Il sabato sera è finito tra i vari riti personali prima di coricarsi nel proprio giaciglio.

Domenica Mattina: ore 07:00, iniziano i preparativi per il corso.

Una colazione e via tutti in macchina.

Il Gps fa strada, ma poiché in macchina si sta svolgendo un interessantissimo dibattito sulla metodologia d'allenamento, la voce metallica continua a indicare strade che nessuno segue e, Grazie Manu (gps in seconda), dopo incroci sbagliati e rotonde mancate arriviamo al palazzetto.

Ci accoglie Oleh, e ci spiega come si sarebbe svolta la giornata.

Finalmente il momento che tutti aspettavamo, ore 09:00 circa, si inizia a lavorare, le ghirie sono tutte posizionate e tutti noi stiamo fremendo per utilizzarle.

La mattinata, impegnativa, si svolge tra una spiegazione tecnica ed una prova pratica, si eseguono dei piccoli circuiti, l'impegno globale è massimo, il sudore ormai non si risparmia più a nessuno e i primi calli iniziano a cedere.

Nessuno però vuole mollare, con bendaggi di fortuna e nastri cerottati ci si aggiusta le mani alla meno peggio e si continua a lavorare.

Nella sala si respira un'aria mista tra sudore e magnesio e la voce di Oleh, con sottofondo di lezione di Spinning, ci incita e ci spiega come fare, tecniche classiche e specifiche, trucchetti ed errori.

Il livello di preparazione dei partecipanti è molto buono, ma a tutti viene qualcosa di nuovo.

Le mani di tutti iniziano a cedere, ma le teste ed i cuori rimangono alti, nessuno molla dal più al meno esperto tutti si guadagnano il rispetto sul campo.

E' vero siamo lì per imparare ma l'orgoglio è insito in tutti noi e nessuno vuole mollare.

Finalmente arriva l'ora di pranzo.

A tavola si aprono i vari dibattiti e si confrontano le varie filosofie di pensiero.

Una pausa attesa sia per mangiare, la mattinata ci aveva già consumato tutte le energie, e poi un po' di relax per le mani...

Il pomeriggio riparte di slancio, mani ferite ma spiriti carichi.

Si ricomincia con lo strappo, ormai le mani sono alla frutta, ma nessuno molla.

Oleh, Andrea e Mattia ci danno i loro preziosi consigli su come migliorare i nostri movimenti, la respirazione ed i “trucchetti” utilizzati nelle competizioni.

Il rash finale si lavora sullo slancio. Il momento che tanti aspettavano, le spiegazioni tecniche sono di alto livello, la stanchezza inizia a farsi sentire, mentre molte mani hanno ormai perso la sensibilità.

Alzate, alzate, respirazioni ed alzate, correzioni ed ancora slanci, 16, 24, 32 kg ormai tutti stanno dando il massimo, le ragazze stanno lavorando alla stregua dei maschi, ed ancora Slanci.

Sono giunte le 17:30 e Oleh ci chiede un ultimo sforzo, un'analisi del nostro movimento: ognuno di noi doveva rincominciare ad alzare le ghirie sopra la sua testa.

Tutti hanno lavorato armoniosamente raggiungendo ognuno il suo limite massimo e probabilmente anche superandolo.

Siamo giunti alla fine, consegna degli attestati, saluti e foto.

Tutti in sala si scambiano i contatti ed ognuno riprende la sua strada e sparisce all'orizzonte silenziosamente come era arrivato.

Da tutta Italia, dal Nord al Sud, dall'Est all'Ovest, ogni angolo della nazione aveva un suo rappresentante.

Lo svolgimento della giornata ho cercato di descriverlo in maniera oggettiva, quello che è stato; magari con enfasi personale ma penso di aver rispecchiato la realtà.

Le conclusioni che posso trarre sono puramente personali, il lavoro è stato molto intenso sia per la qualità tecnica che per la mole di informazioni tecnico\pratiche che ci sono state fornite.

Io posso considerarmi altamente soddisfatto, e consiglierei a chiunque fosse interessato nell' approcciarsi al Girevoy Sport, di contattare Oleh, Andrea o Mattia per avere informazioni o consigli.

Tutte le informazioni si possono trovare comunque su Internet e se avete passione e voglia di lavorare questa è la strada giusta.

Altro non so cosa dire, ringrazio tutti quelli con cui ho lavorato e con cui mi sono confrontato, scambi, dibattiti, “scontri” e consigli tutte situazioni ottime per la mia crescita, non tutti la pensiamo allo stesso modo od abbiamo le stesse esperienza ma la voglia di confrontarci e metterci in gioco ci aiuta a crescere.

Buon lavoro a tutti.



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